Nosy Be tra Pirati Regine e Ammiragli

Fulcro incredibile di Profughi, Mercanti, Guerriglieri, Rifugiati, Pirati e Colonizzatori d’ogni sorta e provenienza.

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Data la sua particolare posizione strategica, Nosy Andoany ( Nosy Be ) è stata meta di numerose incursioni e invasioni: vascelli commerciali ( indiani, arabi, portoghesi, … ) flotte di navi da guerra, galeoni dei pirati e anche naufraghi portati dalle correnti! Con tutta probabilità i primi abitanti di Nosy Be furono indigeni Bantù e mercanti Swahili giunti sull’isola nel XV secolo e che trovarono le condizioni ideali per fissare temporaneamente la propria dimora. Qualche secolo più tardi fece naufragio sull’isola l’equipaggio di una nave indiana che fondò il primo in­sediamento di Marodoka nella “Baia d’Anbanoro” 7 km a est dell’odierna Hell-Ville. Qui si possono ancora ammirare i ruderi delle primissime costruzioni sull’isola.

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L’isola di Nosy Nosy Be entra a far parte della storia scritta del Madagascar quando il Re Radama I si propose di conquistare l’ovest dell’isola-continente per arrivare dall’interno fino al mare e attuò il suo progetto riuscendo ad impadronirsi del regno Sakalava del Boina. Era il 1830 quando il Re Radama I tentava di unificare sotto il suo dominio tutte le tribù del Madagascar. Nel 1839 la Regina Sakalava Tsyomeko, sconfitta dai Merina ma seguita da molti sudditi, si rifugiò nelle isole di Nosy Komba e Tanikely. I Merina non riuscirono ad inseguirli su queste isole ma si stabilirono sulla vicina costa tenendo i Sakalava sotto la loro minaccia. Nosy Be chiese aiuto al sultano di Zanzibar ma quest’ultimo, non rendendosi conto che i nemici Merina scendevano dagli altipiani inviò inutilmente in aiuto una nave da guerra per scoraggiare ogni tentativo di conquista navale.

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Nel 1840 la nave francese da guerra “Colibrì” dette fondo nella baia di Nosy Be ed i Sakalava si rivolsero al comandante per ottenere protezione dalla Francia. Cogliendo l’oc­casione al volo, il Capitano Passot inviò un messaggio all’ammiraglio Hell governatore dell’isola di Bourbon ( oggi Réunion ) il quale, consapevole quanto Passot dell’opportunità che gli si era offerta, firmò un trattato che istituiva il protettorato sul Regno Sakalava. Nel 1841, i Sakalava cedettero alla Francia sia Nosy Be sia la vicina Nosy Komba. Il Capitano Passot e l’ammiraglio Hell rimarrano impressi nella memoria di Nosy Be anche per i nomi attribuiti, uno al famoso Mont Passot e l’altro al capoluogo dell’isola stessa, Hell-Ville ma il protettorato francese conobbe lunghi anni turbati da incidenti e razzie.

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Il 26 giugno del 1960 Nosy Be e tutto il Madagascar otterranno l’inpendenza dalla colonizzazione francese tramite il Generale De Gaulle.

Una delle vicende più incredibilì, fu quella della nave da guerra russa inviata dallo zar a Nosy Be durante la guerra russo-giapponese del 1904-1905 — l’ordine era quello di proteggere il Canale del Mozambico dalle incursioni giapponesi. Al termine della guerra la nave russa fu di­menticata e gli sfortunati uomini del con­tingente rimasero sul posto in attesa di or­dini, ignari del fatto che il loro sovrano aveva firmato la pace. Fu così che si stabi­lirono a Nosy Be, dove la maggior parte di essi morì di malaria, tifo e altre malattie tropicali. Giacciono ancora sepolti in un angolo del vasto cimitero di Hell Ville.